> Quello che mi interessa sapere è se tale connessione è
> a disposizione del proprietario della macchina o no.
Problemi di questo genere credo saranno sempre aggirabili.
Penso che si potrà sempre disconnettere l'auto se non
altro perché ha un'antenna (non necessariamente sul tetto)
e in qualche modo deve comunicare. Forse si potrà
hackerare una parte del sistema in modo che certi dati non
vengano registrati (ed è il cuore del problema perché è
normale che questi sistemi non possano contare sulla
connessione continua: trasmetteranno tutte le
registrazioni appena disponibile una connessione).
I problemi che vedo sono altri. Pian pianino si arriverà
al punto che l'assicurazione non pagherà se non c'è un log
completo, che la revisione non passerà se non sono
disponibili questi e quei dati, e così via. Che "per la
vostra sicurezza" l'accensione sarà solo tramite dati
biometrici e cose così.
Una per tutte, l'ultima comunicazione della mia
ass-inculazione: per ottemperare a norme europee
(poverini, non volevano ma hanno dovuto) si potrà
sospendere solo una volta invece delle tre. Per la mia
moto è un grosso problema e non la uso abbastanza da
tenerla potendo sospendere solo una volta. Forse la
venderò e me ne dispiace.
E chi ha chiesto queste norme se non il cartello
assicurativo? Che poi è profondamente legato a quello
automotive tanto che adesso è un'intera filiera
produzione-noleggio-assicurazione-finanziamenti?
> Sono pessimista.
Io un po' più di te.
Giusto l'altro giorno mi raccontava
un amico esperto giornalista di auto che gli avevano
chiesto un consiglio per un acquisto, che poi diede.
L'auto consigliata era ancora "tollerabile" sul fronte
privacy. Alla fine la scelta è caduta su una delle
peggiori auto in commercio, zeppa di elettronica e
meccanismi di profilazione, perché era l'unica di cui
fosse disponibile il colore che volevano. Con questa base
di utenza è la fine. Bisognerebbe mandare un segnale ai
produttori e fargli crollare le vendite, ma tanto
offrirebbeo qualche contentino e poi si ricomincerebbe. E
questo, ovvero una protesta compatta, è lo scenario
utopico e irrealizzabile.
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